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Confessioni di un aspirante creativo


Mi sono affacciato ad internet nel 1998 all'epoca era la "nuova frontiera" dei media, luogo imprescindibile rispetto al mio percorso di studi (Sociologia indirizzo 'Comunicazione e Mass Media').
Le potenzialita' e la relativa semplicita' di "fare" comunicazione su internet rispetto alla tradizionale fruizione degli altri media mi hanno fatto studiare da autodidatta prima HTML poi Javascript, Flash, grafica vettoriale e via cosi' fino agli odierni sistemi CMS in php mySql e css.
Ho provato a trasformare questa passione in un lavoro retribuito partecipando allo start-up di una web agency a Grosseto (Digital Design) poi come freelance tra le Marche e Roma.
All'interno di questi progetti mi sono cimentato anche con la grafica "classica": creazione di logo, cartellonistica, pubblicità, cataloghi, allestimenti... spingendomi fino a progettare l'immagine coordinata di marchi e prodotti.
Facendo un bilancio dei vari progetti mi sono reso conto che computer e programmi (vecchi, nuovi o futuri) sono sempre stati soltanto strumenti che di volta in volta venivano in aiuto rispetto ad una realizzazione che, in ristrettezze economiche, non poteva rivolgersi ad un team con professionisti dei vari settori.
Sinceramente non mi sento un grafico come non mi sento un programmatore e mi chiedo se quella di immaginare comunicazione, sintetizzabile dall'indicibile termine di "creativo", sia veramente una professione ancora praticabile.
Credo che la conoscenza di svariati aspetti tecnici mi abbia sempre aiutato a realizzare la "comunicazione" che avevo immaginato anche se la mancanza di esperienza specifica in alcuni settori mi è costata innumerevoli notti in bianco.
Mentre cerco di scoprire l'arcano segreto per vivere come creativo ho deciso che nel prossimo futuro forse finirò l'università e nel mentre grazie a LiCi ed (ami) continuo la raffinata arte dell'apprendimento permanente come testimonia il mio curriculum.

 


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Ultimo aggiornamento 2009